Sette parole per smarrirsi nei boschi di Emily Hunter

cw22«Che cosa hai perso questa volta?» Quella giornata era iniziata con una domanda che poi sarebbe stata ripetuta non so quante volte.
Per quanto tempo mia madre attese una risposta non lo so… con mio padre era sempre così.
Gli facevi una domanda e lui era già partito per i suoi viaggi, in quel caso era già in cerca di quella famosa fungaia che ogni anno dovevamo cercare per quei boschi.
Non sapevo se eravamo sulla strada giusta, anzi come tutte le volte che partivamo alla caccia di quel tesoro, l’impressione era quella di averla sbagliata.
Volendo avremmo potuto cambiar zona, oppure lasciar perdere quei benedetti funghi e gustarci more, lamponi e a essere fortunati anche qualche fragolina di bosco. Dopo tutto camminare per quei sentieri metteva un po’ di fame.
Difficilmente riuscivamo a distrarre mio padre nel suo intento ma quel giorno ci venne incontro mia sorella. Ferma, immobile, impietrita davanti a un vecchio, forse anche secolare, castagno… fece bloccare per pochi attimi mio padre e il resto della compagnia.
Chiunque ci avesse visto in quel momento avrebbe scosso la testa, chiedendosi da quale impensabile racconto surreale potevamo essere usciti.
Poiché a guardarci bene si poteva scorgere quel che di strano, che ci legava l’uno all’altro. Eravamo in cinque, ognuno di noi perso nella sua ricerca.
Mio padre come un capriolo saltava da una piana all’altra in cerca del sentiero giusto.
Mia madre era un tutt’uno con il panorama in attesa dell’ispirazione per quadro.
Simba, il fedele e insperabile cane sembrava quella più strana per il suo continuo vagare avanti e indietro tra di noi in cerca di chissà che cosa. Anche se a un occhio attento, non sarebbe sfuggito il suo senso di protezione nei nostri confronti.
Mia sorella era in preda alla ricerca spasmodica di una briciolo di fiato solo per sussurrare “ho paura!”… No, niente fate, folletti o gnomi ma solo una lepre che la fissava da dentro la cavità del vecchio castagno.
E io? Io ero contenta e felice con il mio “tessoro” tra le mani… un porcino da almeno un chilo.
La mia ricerca era finita… altro che fungaia smarrita!
E.H.

Questa voce è stata pubblicata il 31 gennaio 2015 alle 15:39 ed è archiviata in Senza categoria. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

Un pensiero su “Sette parole per smarrirsi nei boschi di Emily Hunter

  1. Heiko in ha detto:

    Racconto per golosi!

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